Progetto Sport Terapia

Lo sport non è solo il mezzo per conservare la forma fisica o un semplice svago, ma anche una vera terapia, prescritta sempre più da medici specialisti come cura per specifiche patologie. Scopriamo insieme quando lo Sport diventa una cura

Nel 2003 AUS Niguarda ha avviato il progetto di Sport Terapia, utile strumento riabilitativo soprattutto per le persone con lesione al midollo spinale, ma anche per altre disabilità motorie, che si propone di favorire e potenziare l'autonomia e il benessere psico-fisico dei soggetti mielolesi, già dalla fase iniziale del ricovero.

AUS Niguarda ha favorito l'introduzione del Laureato in Scienze Motorie che segue l'attività di Sport Terapia, sostenendone per anni i costi, grazie anche al contributo del CIP. Organizza attività sportive aperte alle persone provenienti dal territorio con lesione al midollo spinale, e momenti dimostrativi delle varie discipline sportive.

La Sport Terapia è riconosciuta, quindida un punto di vista scientifico e metodologico, come disciplina terapeutica facente parte integrante del trattamento riabilitativo del paziente mieloleso, sia esso bambino o adulto.

E' un mezzo terapeutico che, utilizzando metodiche diverse, ha lo scopo di contribuire al raggiungimento del massimo livello di autonomia compatibile con il livello di lesione, favorendo sia il recupero delle capacità motorie residue post-lesionali, sia il risveglio di attività motoria silente, migliorando inoltre la resistenza allo sforzo.

Tutto ciò facilita il raggiungimento dell'indipendenza nelle attività della vita quotidiana e migliora gli stati d'animo e gli umori, l'inclusione sociale e l'autostima della persona.

Non di secondaria importanza sono i vantaggi a carico del sistema cardio-circolatorio e respiratorio, che comportano una riduzione del rischio cardio-vascolare.

All'interno dell'Unità Spinale Unipolare di Niguarda, la Sport Terapia è diventata, ormai da anni, parte integrante del protocollo riabilitativo dei pazienti ricoverati e dei pazienti che afferiscono in regime ambulatoriale.

Gli operatori professionali, ivi compreso il laureato in scienze motorie, seguono sin dalla fase acuta il paziente con paraplegia e tetraplegia, sviluppando un programma di addestramento all'uso della carrozzina, di allenamento e di rinforzo muscolare attraverso diversi esercizi e attraverso la pratica delle diverse discipline sportive.

Le attività sportive e la rieducazione in acqua permettono al paziente di raggiungere discreti risultati di autonomia e di capacità personali e di conoscere e provare diversi sport.

Il laureato in scienze motorie ha un ruolo fondamentale, poiché è deputato alla preparazione sportiva di ogni utente e al suo coinvolgimento in un futuro sportivo che è molto utile per ogni paziente, sia sul piano fisico sia su quello psicologico, per il suo reinserimento sociale.

Riassumendo il progetto di Sport Terapia e di avviamento allo sport si pone i seguenti obiettivi:

  1. far continuare alle  persone con lesione al midollo spinale l'attività sportiva iniziata in fase riabilitativa;
  2. costituire un punto di riferimento per la pratica dello sport per la persona paraplegica e tetraplegica;
  3. facilitare l'utilizzo da parte della persona con paraplegia e tetraplegia delle proprie risorse fisiche attraverso la pratica sportiva;
  4. accompagnare la persona nella riconquista della propria autonomia personale e sociale;
  5. favorire occasioni di confronto e reciproco sostegno fra persone ricoverate e persone già reinserite nel proprio ambito famigliare;
  6. consentire una precisa competenza delle nuove capacità e abilità residue intese come potenziale nuovamente utilizzabile.

Visto quanto espresso fino ad ora, è fondamentale un lavoro multidisciplinare condiviso e gestito da diverse figure professionali, tra le quali il laureato in scienze motorie, il fisiatra, il fisioterapista e il terapista occupazionale, che sviluppano il protocollo riabilitativo fin dalla fase acuta.

Gli istruttori sportivi e i laureati in scienze motorie affiancano la persona con lesione al midollo spinale nella scelta dell'attività sportiva sia a livello amatoriale sia agonistico, da proseguire anche dopo la dimissione dalla struttura ospedaliera.

La Sport Terapia, finalmente, rientra nelle discipline riabilitative riconosciute dal S.S.N. e quindi è contemplata nei DRG ("Diagnosis Related Groups", in italiano "Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi", ROD), ovvero gli indici economici del rimborso per prestazioni sanitarie spettanti alle aziende ospedaliere o alle ASL.

La nascita dell'ASD AUSportiva nel luglio 2017, di cui AUS Niguarda è uno dei soci fondatori, rappresenta un nuovo traguardo per lo sviluppo dello sport rivolto alle persone con disabilità motoria che gravitano intorno all'USU (Unità Spinale Unipolare) di Niguarda.

La nuova associazione, infatti, si occuperà di organizzare e gestire le attività sportive per conto di AUS Niguarda Onlus.